Nota, selección y traducción por Mario Pera
Poemas por Sofia Fiorini
Crédito de la foto Interno Poesia
Publicar poesía en cualquier lugar del mundo es complicado, más cuando uno publica sus primeros libros. Por ello, Interno Poesia anuncia un nuevo proyecto editorial con el novedoso estilo del crowfunding o micromecenazgo (acto colectivo online que, a través de donaciones económicas, busca financiar un proyecto a cambio de recompensas o participación altruista). Esta vez el crowfunding es para financiar la publicación del poemario La lógica del mérito, de la poeta italiana Sofia Fiorini, quien en 2015 obtuvo el premio Violani Landi. El manuscrito La lógica del mérito estuvo entre los siete finalistas del Premio Rímini para la poesía joven del año 2016.
Todos los que quieren colaborar para que el libro sea publicado, lo pueden hacer ingresando al siguiente link optando por alguna de las formas de donación: www.produzionidalbasso.com/project/la-logica-del-merito/
Sobre La lógica del mérito (inédito)
de Sofia Fiorini* y 5 poemas
“La primera cosa que emerge en Sofia Fiorini es la elegancia, que parece un don innato, una naturaleza calibrada del gesto. Entramos a este libro con paso ligero y rápido encontramos entre nuestras manos una poesía perfecta como el cristal: un verso tallado para reflejar, como una piedra engastada en el ritmo del endecasílabo, y no siempre un endecasílabo coloquial y del novecentismo, sino a veces sorprendentemente un endecasílabo casi petrarquesco. He visto este libro antes de que nazca, lo intuía y vivía su naturaleza, como las tres muchachas-hijas que se asoman en la primera sección: Ana que todavía no existe, Teresa que no existe todavía y Rosa que tal vez no será. En las niñas soñadas por Sofia, no hay sólo el juego-presagio de las hijas que se imaginan madres, hay vividos tres arquetipos de lo femenino: la madre, la hija y la cazadora; son también las tres almas de esta escritura […]”.
Isabella Leardini
5 poemas de La lógica del mérito (inédito),
de Sofia Fiorini
Si abro la ventana mañana por la mañana
es para saludar la luz
que pregunta el precio de la noche
-sé que debe merecer
la sombra que llevo de paseo,
o por reflejo de lo oscuro
aquello que no sabe estar por largo tiempo detenido.
Me levanto como los hombres adiestrados
para buscar un sentido entre el desayuno y la cena.
Elefantes que no logran enloquecer:
nuestro circo.
*
A Anna,
que no existe todavía
Sé que tendrás la Gracia
de las cosas que tienen sentido,
o bien la piedad de las palabras
en el aceptar lo destinado,
belleza y dignidad en tu luz.
Te heredo en el nombre de la madre de mi madre
y de mi padre, te hago Madre
para no perder los años de las vidas
que te han llevado a mí.
Contigo este mundo tendrá coraje
y casas con puertas
y notificaciones por las cosas inconclusas.
*
Se me pega por dondequiera la tierra
mientras vengo de ti y solamente
quisiera no tener suelas,
para asegurarme tu rostro
poder alargar una mano;
te tomará como un viento sordo
este volverte agradecido en mano
de la nada que debiste
y me recordarás lejano
como pestaña de zorro salvaje
esperando, acercar el hocico
-y la sospechosa naturaleza del bosque;
está fuera de aptitud este
ánimo feroz de mi bestia
más humana, tanto que
a la caricia ofrece la vida,
entrega el nudo más claro de ofensa
mientras cambio los desnudos la garganta.
*
De ti mucho me falta y sobre todo
tus dolores – aquella fatiga tuya;
para mí ahora los juntas a la hora de la cena
cuando me vuelvo una sola atención
y me ves moviendo la cola a los pies
por ti como una vieja fidelidad.
*
Que tú me hayas devuelto a la vida
ha sido un gratuito inconveniente,
agudo e igual espléndido en tu rostro.
Que yo me entreabra agradecida en la mano
de la única justicia, volverte muda
en la boca y que me tomes ahora
como nada se diría necesario:
que nunca un regalo fue más debido.
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(nota e poesie nella sua lingua originale, italiano)
Interno Poesia è lieta di annunciare l’avvio di un nuovo progetto di crowdfunding per la prevendita dell’opera La logica del merito di Sofia Fiorini (prefazione di Isabella Leardini e postfazione di Umberto Piersanti). Scopo della campagna, organizzata in collaborazione con Produzioni dal Basso, è coinvolgere e rendere protagonisti lettori e scrittori in un processo partecipativo che prevede la prenotazione di una o più copie del libro in corso di edizione.
La poetessa Sofia Fiorini ha ottenuto, en 2015, il premio Violani Landi; ed il suo inedito La logica del merito fu uno dei sette finalisti del Premio Rímini per la giovane poesía del anno 2016. Tutti quelli che vogliono collaborare per la pubblicazione di questo libro, possono fare click nel link seguente: www.produzionidalbasso.com/project/la-logica-del-merito/
Su La lógica del mérito (inédito)
di Sofia Fiorini* e 5 poesie
«La prima cosa che emerge in Sofia Fiorini è l’eleganza, appare come una grazia innata, una naturalezza calibrata del gesto. Entriamo in questo libro con passo leggero, e subito ci troviamo tra le mani una poesia perfetta come cristallo: un verso intagliato per riflettere, come una pietra incastonata sul ritmo dell’endecasillabo, non sempre un endecasillabo colloquiale e novecentesco, qualche volta sorprendentemente un endecasillabo quasi petrarchesco.
Ho visto questo libro prima ancora che nascesse, lo intuivo e già viveva della sua natura, come le tre ragazze-figlie che si affacciano nella prima sezione: Anna che ancora non esiste, Teresa che non esiste ancora, e Rosa che forse non sarà. Nelle bambine sognate di Sofia, non c’è solo il gioco-presagio delle figlie che si immaginano madri, ci sono vividi tre archetipi del femminile: la madre, la figlia e la cacciatrice; sono anche le tre anime di questa scrittura […]».
Isabella Leardini
5 poesie di La logica del merito (inedito),
di Sofia Fiorini
Se apro la finestra domattina
è per salutare la luce
che chiede il prezzo della notte
– so di dover meritare
l’ombra che porto a passeggio,
o per riflesso di bestia
che non sa stare a lungo ferma.
Mi alzo come gli uomini addestrati
a cercare un senso tra colazione e cena.
Elefanti che non riescono a impazzire:
il nostro circo.
*
Ad Anna,
che ancora non esiste
So che avrai la Grazia
delle cose che hanno senso,
oppure quella pia delle parole
nell’accettare l’assegnato,
bellezza e dignità nella tua luce.
Ti eredito nel nome la madre di mia madre
e di mio padre, faccio Madre te
per non perdere gli anni delle vite
che ti hanno portata a me.
Con te questo mondo avrà coraggio
e case con le porte
e intimazioni per le cose irrisolte.
*
Mi si attacca dovunque la terra
mentre vengo da te e soltanto
vorrei non avere le suole,
per assicurarmi il tuo volto
potere allungare una mano;
ti prenderà come un vento sordo
questo ritornarti grato in mano
per il niente che hai dovuto
e mi ricorderai lontano
come ciglio di volpe selvaggio
sperando, avvicinarti il muso
– e il sospetto natura del bosco;
è fuori d’attitudine questo
coraggio feroce della bestia
mia più umana, talmente che
alla carezza offre la vita,
porge il nodo più chiaro d’offesa
mentre muto le spogli la gola.
*
Di te molto mi manca e soprattutto
i tuoi dolori – quella tua fatica;
per me tu li raduni a ora di cena
quando divento un’attenzione sola
e vedi scodinzolarmi ai piedi
per te come una vecchia fedeltà.
*
Che tu abbia riportato me alla vita
è stato un gratuito inconveniente,
aguzzo e pari splendido al tuo volto.
Che io mi schiuda grata nella mano
l’unica giustizia, tornarti muta
sulla bocca e che tu mi prenda ora
a nulla si direbbe necessario:
che mai dono è stato più dovuto.